Angela Merici aveva assicurato:“Tenete questo per certo che, questa Regola di diritto è piantata dalla santa Sua mano, né mai abbandonerà questa Compagnia, finché il mondo durerà” (Legato 11).
Foto 1 – Stemma della famiglia Girelli
Si deve perciò attribuire all’azione della Provvidenza di Dio se, 56 anni dopo la soppressione napoleonica, la Compagnia ha potuto riprendere vita secondo la Regola, per opera delle sorelle Maddalena ed Elisabetta nobili Girelli.
Nate rispettivamente il 3 ottobre 1838 e il 26 settembre 1839, educate dai genitori Giuseppe e Camilla Moro a coltivare elevati ideali spirituali, desideravano percorrere la strada della perfezione cristiana rimanendo nel mondo; nella ricerca di una regola di vita conobbero la “Pia Unione delle Figlie di Maria Immacolata”, da poco iniziata da un’umile contadina, Angela Maccagno, di Mornese Monferrato.
Foto 2 – Maddalena ed Elisabetta Girelli
Poiché la Pia Unione aveva una regola molto simile a quella di S. Angela Merici, il Vescovo Mons. Girolamo Verzeri suggerì di ridar vita alla Compagnia di S. Orsola, secondo la Regola di S. Angela, con alcuni adattamenti richiesti dal tempo.
Il 13 giugno 1866 emanò il decreto di erezione canonica della ricostituzione della Compagnia sotto il patrocinio della Vergine Immacolata e il 29 luglio dello stesso anno 58 vergini emisero la professione e 52 iniziarono il cammino di ammissione.
Nel 1867 la Compagnia pose la sua sede in S. Afra.
Ristrutturato un fabbricato, ricevuto in eredità, situato in via Martinengo da Barco, a Brescia, le Girelli lo resero centro spirituale della Compagnia, dandogli il nome di “Casa S. Angela” (1899).
L’azione delle Girelli fu intensa e qualificata per la formazione e promozione della Compagnia. Questa si diffuse in tutta la diocesi, offrendo un prezioso aiuto all’apostolato parrocchiale, accattivandosi la stima del clero e delle popolazioni.
Alla loro morte le sorelle Girelli (Bettina muore il 21 gennaio 1919 e Maddalena il 7 marzo 1923) lasciavano la Compagnia solida nella formazione spirituale e nell’organizzazione centrale e periferica, così che essa poté affrontare compatta e fedele le situazioni complesse dei decenni successivi.
Due donne un carisma. Periodico sulla spiritualità delle sorelle Girelli
Le sorelle Girelli e il santuario delle Grazie
Tre volumi su La Compagnia di S. Orsola e l’opera delle sorelle Girelli
Giuseppe Tovini e le sorelle Girelli
Le sorelle Girelli e la famiglia Tovini-Corbolani
La Casa di via Cairoli
Le sorelle Girelli abitavano nella loro casa paterna in via Cairoli 12. Fino al 1897 la via si chiamava di S. Antonio, e il numero della casa era il 2013.
Via Cairoli. Palazzo Girelli
Le sorelle Girelli abitavano nella loro casa paterna in via Cairoli, 12.
Fino al 1897 la via si chiamava di S. Antonio, e il numero della casa era il 2013.
Il fabbricato divenne proprietà delle sorelle Girelli nel 1874, alla morte del papà Giuseppe.
La casa divenne il centro di attività di Maddalena e di Elisabetta. Qui esse ospitavano le figlie di S. Angela che venivano a Brescia a far loro visita; vi accolsero per un certo tempo anche l’oratorio femminile della Parrocchia di S. Agata. Dalla loro casa partiva la beneficenza a persone e famiglie povere dei quartieri vicini.
Le Girelli potevano raggiungere facilmente le chiese che si trovavano numerose nella zona, per svolgere le loro pratiche e attività associative: il santuario delle Grazie; la Chiesa della Pace, dove da giovani fecero catechismo e trovarono ottimi direttori spirituali; la parrocchia di S. Agata, dove esisteva la confraternita del S. Sacramento a cui esse erano iscritte, esercitandone per un certo tempo la direzione; la chiesetta di S. Ambrogio, dove istituirono il catechismo delle fanciulle; la chiesa di S. Francesco, dove si recavano ad ascoltare la predicazione.